Alla scoperta della piana del Dragone

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Il fascino del massiccio del Monte Tuoro, la peculiarità litologica, successione carbonatica, base, di terreni dolomitici evolventi verso l’alto e litotipi calcarei, fanno di questo distretto montano irpino, una meta di sicuro interesse. Il fenomeno carsico dei complessi calcareo-dolomitici crea un’attività idrica sotterranea con bacini minori e gruppi sorgentizi.

La piana del Dragone, situato nel territorio di Voltuara Irpina, è un bacino molto ampio che accoglie sabbia, limi, ghiaia, depositi alluvionali, materiale refluo dia torrenti montani, mentre l’acqua defluisce nella bocca del Dragone, inghiottitoio naturale su zona cataclastica originata da una faglia. Qui si ferma la descrizione idrogeologica del fenomeno e comincia quella popolare che dà voce alla leggenda del drago. Si vuole, infatti, assegnare a tale “bocca”, la dimora di un feroce drago cui la comunità locale doveva tributare sangue umano; l’animale feroce, infatti, fu ivi rinchiuso dai barbari al fine di custodire un ricco tesoro. A liberare il popolo, un principe, la cui storia è avvolta nel mistero, Gesio, che pose fine alla soggezione del paese, uccidendo con la valente sua spada: il drago, con le sue tre teste fu inghiottito dalla terra attraverso tre voragini.

Noi di viaggio in Irpinia abbiamo subito il fascino non solo della leggenda ma, soprattutto, delle vette e delle acque, le sorgenti che dal Terminio, sgorgano numerose dal versante del monte Sant’Angelo, acqua della Serra, acqua Nuci, acqua Mieroli, Tufara, acqua di zà Maria a valle, acqua dei Calandroni, acqua delle Logge, acqua degli Uccelli a monte.

L’abbondanza delle acque dà ragione della fertilità dei suoli e di una intensiva floricoltura che nei comuni di Montella e Volturara Irpina, si declina nei colori e nell’eleganza superba dei fusti dei gladioli, iridacee di origine africana, il cui periodo di fioritura si protrae fino settembre, mentre la raccolta dei bulbi per la semina dell’anno successivo, si fa in ottobre.

Occasione unica tra rocce ed acqua quella che quest’angolo di Irpinia dà.

Da non perdere una passeggiate naturalistiche lungo il “percorso vita e avifaunistico” che dalla Bocca del Dragone arriva sino al lago e la visita al Museo Etnografico situato a Volturara Irpina, testimonianza delle antiche tradizioni rurali del borgo, il museo “racconta” la storia e le tradizioni del popolo della piana del Dragone.

Sentieri CAI consigliati
Sentiero n.101 l’alta via dei Monti Picentini, da Volturara Irpina a Campolaspierto per la cima del Terminio a quota 1806 metri
Il sentiero n. 143 dell’Angelo da Chiusano a San Domenico al Monte Tuoro. il percorso attraversa dei bei castagneti e conduce al Monte Tuoro a quota 1432 metri

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Irpino, avellinese, ideatore di viaggioinirpinia.it. Il progetto connubio ideale tra le esperienze professionali maturate negli anni e la passione, è alimentato dalla profonda conoscenza della propria terra!! E' direttore tecnico di agenzia viaggio ed accompagnatore turistico.

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