Prima di entrare a Montella, ai piedi di Bagnoli Irpino, il Convento di San Francesco a Folloni, dei frati minori Conventuali, merita una sosta che vale il viaggio. Un inebriante profumo di lavanda sospinge lo spirito orante a mirare il campanile e la facciata del settecentesco convento, la cui edificazione è attribuita, da più fonti, al ricordo del miracoloso leccio che riuscì a coprire San Francesco ed i suoi frati che, diretti al Gargano, vi trovarono rifugio da una tempesta di neve. Il leccio è nascosto nelle fondamenta del convento, insieme ad un pezzo del sacco del miracolo del pane. All’interno si può calpestare un pavimento maiolicato e sotto l’altare è conservata la venerata reliquia del sacco di San Francesco. In sacrestia, la tomba marmorea del conte Cavaniglia fatta erigere in suo onore dalla moglie. L’illustre montellese, morì giovane per mano di un armata turca, le sue spoglie, in ottimo stato di conservazione, riposano accolte tra un ligneo coro, meta continua del pellegrinaggio degli innamorati.
Il complesso monumentale accoglie altri tesori, che costituiscono il Museo dell’opera, che comprende svariati oggetti significativi per la vita del convento, a partire dalla stanza del principe, in cui sono accolti i ricordi e le suppellettili del soggiorno montellese del principe Umberto di Savoia (1934-36): il letto, lo scrittoio, una vetrina. Attraverso gli oggetti raccolti nel museo dell’opera, opere sacre, figure presepi ali, arredi e paramenti, ma anche fossili e reperti bronzei, si vuole ripercorrere il legame che la comunità conventuale ha negli anni intessuto con il territorio. Scendendo verso lo spettacolare chiostro, si accede in un’altra sala che conserva opere di artisti come Solimena, Vaccaro, Teodoro d’Errico, Paolo De Maio, recuperate nell’area della Alta Valle del Calore.
L’origine romana di questo borgo è ricordata dal suo castello che conserva anche gli influssi longobardi; della struttura originaria restano visibili in questa grande fortezza quadrilatera, il perimetro, le torri rotonde ed una cisterna. Nella parte inferiore della torre esterna nord orientale, un bassorilievo che raffigura Ercole giovinetto. Il maniero si trova nella zona alta del paese, fuori dall’abitato, immerso tra i castagni ed a poca distanza, è possibile ammirare la chiesa di S. Maria al Monte, risalente al 1552, nata come un monte di pietà con l’impegno, in cambio della costruzione del convento e dell’ampliamento della chiesa, di dotare ogni anno 4 giovani donne montellesi oneste, opera portata avanti fino alla prima guerra mondiale. All’interno era collocata l’interessante tavola della Madonna dell’Umiltà, risalente al XVI secolo, la quale ricalca lo stile della tavola che si può ammirare presso la chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli.
La visita nel centro antico, può farsi a piedi. Il borgo è custode di gioielli d’arte sacra a partire dalla chiesa madre Collegiata riproducente una chiesa dell’Annunziata di Castellammare di Stabia, richiese numerosi anni (dal 1515 al 1585) per la sua costruzione. Al suo interno un monumentale organo ed un busto raffigurante San Rocco del 1657. Nei dintorni, in alto a 954 metri di altitudine, non sfugge all’occhio il santuario del SS. Salvatore meta di pellegrinaggio nel mese di agosto. Ma sono numerose le testimonianze della fede dei montellesi che si son fatte chiese e conventi. Le più antiche dovrebbero essere quelle dedicate a S. Giovanni (XV secolo), a S. Silvestro (1574). Del XVII secolo sono la chiesa di S. Maria della Libera (1603), la chiesa di S. Lucia e la chiesa del Carmine. Del XVIII secolo sono le chiese di S. Michele Arcangelo e di S. Benedetto (entrambe risalenti al 1707), la Chiesa di S. Nicola (1712) e la Chiesa di S. Pietro (1779). Tra gli edifici storici segnaliamo la Villa De Marco, i palazzi Bruni, Abiosi, Coscia, Capone e Trevisani.Montella è scenario di interessanti itinerari naturalistici all’interno del Parco regionale dei Monti Picentini: dalla SS.164 parte il sentiero 104 del CAI che conduce fino alla cresta nord del Monte Accellica (1660 m.), Sito d’Importanza Comunitaria (SIC); altri sentieri conducono al gruppo montuoso del Terminio (1806 m.), Sito d’Importanza Comunitaria (SIC), alla scoperta di suggestivi geositi tra cui Piano di Verteglia, l’inghiottitoio di Calandroni ed il Vallone e sorgente Scorzella.
Ricordiamo due personaggi illustri nati qui a Montella: Francesco Scandone(1868-1957) storico e Giovanni Palatucci (1909-1945), definito lo Schindler italiano per aver salvato migliaia di cittadini ebrei dai campi di sterminio nel periodo in cui fu questore di Fiume. Medaglia d’oro al merito civile si è in attesa della sua beatificazione. Montella è Città del castagno, terra della pregiata castagna di Montella IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Il calendario: i riti, le feste, le tradizioni
40 giorni dopo Pasqua “Festa della SS. Trinità”
1-2 luglio “Festa della Madonna delle Grazie”
Agosto “Pellegrinaggio al santuario del SS. Salvatore”
Ultima domenica di agosto “Fiera dei martiri”
Prima settimana di ottobre “Francesco d’Incanto”
Novembre “Sagra della castagna di Montella IGP”
Prodotti Tipici
Castagna di Montella (IGP)
Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT): Caciocavallo podolico – Ricotta di fuscella – Scamorza – Treccia – Manteca (formaggio simile alla ricotta) – Soppressata Irpina – Carne di bovino podolico – Castagne del prete – Castagne infornate – Castagne mosce – Tartufo nero di Bagnoli Irpino – Mela limoncella – Pane di Iurmano (ottenuto con la farina di segale) – Torrone di castagna – Fragolino – Liquore al tartufo nero
Altri prodotti: Birra alla castagna di Montella – Liquore di castagne – Farina di castagne
- Come arrivare a Montella
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Altitudine: 560 metri s.l.m.
Superficie: 83,32 kmq
Popolazione: 8011
www.comunemontella.itCoordinate
Latitudine 40°50’32.28″ N
Longitudine 15° 1’4.81″ EIn auto
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Avellino Est, direzione Montella-Laceno-Lioni ed immettersi sulla SS.7 Ofantina/Ofantina Bis, uscire a Montella
Autostrada Salerno-Reggio Calabria (A3), uscire a Contursi, seguire la SS.691 Fondovalle Sele e quindi imboccare la SS.7 Ofantina Bis in direzione Avellino, uscire a Montella
Dista 34 km da Avellino
- Dove dormire a Montella
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Alberghi
Zia Carmela***
Via M. Cianciulli, 28
Tel. (+39) 0827601262
www.ziacarmela.itLa Faja**
Altopiano Verteglia – Monte Terminio
Tel. (+39) 0827609041
www.ristorantelafaja.comAgriturismi
Il Castagneto
C.da Lago
Tel. (+39) 0827601560 – (+39) 3294210798
www.agriturismo-ilcastagneto.itLa Follonella
Via San Francesco
Tel. (+39) 082761795 – (+39) 3206820400
www.lafollonella.itPericle
S.P. San Francesco
Tel. (+39) 0827609161 – (+39) 3296175778
www.agriturismopericle.itTerminio
Via Nazionale
Tel. (+39) 0827609256 – (+39) 336734703
www.agriturismoterminio.itBed & Breakfast
Al Vicolo
Via San Giovanni, 8
Tel. (+39) 082769661 – (+39) 3495643963
www.bb-alvicolo.itAffittacamere
La Dimora
Via Sorbo, 56
Tel. (+39) 082769036 – (+39) 3200435973
www.ladimorabasile.itSoggiono Boccuti
Via I. Panico
Tel. (+39) 082761193 – (+39) 3280261777
www.soggiornoboccuti.itCountry House
Accoglienza Rurale “Terra e Libertà”
Via Pezzalonga – Località San Francesco
Tel. (+39) 0827602040 – (+39) 3206776854Case di Stratola
Contrada Fontana di Augusto
Tel. (+39) 3204520011
www.casedistratola.itCase e appartamenti per vacanze
Parco Sogni d’oro
Contrada Tagliabosco, 37
Tel. (+39) 0827604013 – (+39) 3472723243
www.parcosognidoro.it