Avellino: dialogo tra anime diverse

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Rigatore, il San Francesco ed il Fenestrelle sono fiumi affluenti del Sabato che in parte atterrati in parte visibili bagnano il nucleo urbano di questo capoluogo di provincia. Lo sperone di tufo su cui la città fu costruita dai Longobardi segna il legame di questa comunità con la terra che l’accoglie e la sostiene. Terra che ha tremato, ha scosso più volte nei secoli le sue viscere ma che la caparbietà della sua gente ha saputo ricostruire restituendo alla terra fatica e legami. Alcuni di questi sono ancora visibili come quello con i Caracciolo: saldo, lungo e proficuo. Si deve a questa nobile famiglia la spinta economica e demografica alla città, che conobbe un particolare sviluppo della produzione della lana, i panni di Avellino particolarmente noti e pregiati, avevano un tipico colore azzurro carico.

Tante le arti che a partire dalla lana sono nate e fiorite nei secoli: la viticoltura, l’artigianato, la musica.

Il conservatorio cittadino, la scuola enologica De Sanctis fondata nel 1879 dal ministro de Sanctis sono alcuni dei luoghi della formazione delle giovani generazioni capaci di mantenere il legame con l’antico. La città ha conosciuto nei secoli diverse spinte propulsive al suo sviluppo: la dogana dei grani, luogo del commercio avellinese ed il castello dei Caracciolo, dimora e crocevia di poeti e viaggiatori. La ricostruzione della prima è oggi causa di contesa, mentre il secondo sta per essere restituito alla città, la cui storia è anche affidata a significativi eventi. La peste del 1656 la ripresa del ‘700, ancora una volta trascinata dai Caracciolo, la nomina a capoluogo di provincia (1806). La torre dell’orologio dei Fanzago a cui strizza l’occhio Carlo II d’Angiò dall’alto, raffigurato fanciullo, nella piazza Amendola, è un simbolo della città: i suoi rintocchi segnano da sempre i momenti della vita della comunità. La Fontana Caracciolo, che il volgo appella anche dei tre cannuoli o Bellerofonte, abbeveratoio nei secoli, campeggia su Corso Umberto I strada che ha segnato il passaggio di carrozze dei viandanti diretti alle porte della città o verso la culla culturale del maniero dei Caracciolo. Carrozze rimesse in strada nella rievocazione del palio della botte che si tiene ogni anno in agosto.

Il centro storico, le sue viuzze, le gradinate si inerpicano intorno alla cattedrale di S. Maria Assunta, culla della fede avellinese, come testimoniato dalla cripta dei protomartiri cristiani in terra irpina. Nelle immediate vicinanze, palazzo de Conciliis scenario del ricongiungimento di Victor Hugo con il padre (governatore militare della provincia), e altro edificio storico che ospita l’attuale sede della camera di commercio. Da corso Umberto I partono i cunicoli longobardi che collegavano il centro antico al castello posto sulla collina della Terra. Nei pressi del castello, si trova la Casina del Principe, recentemente restaurato, il palazzo era la porta d’ingresso al parco dei Principi Caracciolo, oggi è una location per mostre ed eventi culturali. Il carcere borbonico, oggi polo culturale, sede del Museo del Risorgimento, del Lapidario provinciale e della Pinacoteca Provinciale, rappresenta un altro importante simbolo della città. Una provincia verde quale l’irpinia conserva nella villa comunale della città capoluogo uno scrigno botanico (ex orto botanico). Tesori custoditi nel vicino Museo Provinciale Irpino sede, del museo archeologico, della mediateca e della biblioteca provinciale: le tracce preistoriche, le sannitiche, le romane e soprattutto i reperti votivi della valle d’Ansanto, gli xoana lignei tributati alla dea Mefite, ritrovamenti degli scavi di Rocca San Felice testimonianza attuale di un fervido legame della gens irpina con il sacro. Presso la settecentesca Villa Amendola, è allestito il Museo Civico, un percorso espositivo che racconta e ricostruisce la storia di Avellino. Non lontano dal centro storico, sorge il Parco Antonio Manganelli. Un’oasi di verde attrezzato, estesa 120.000 metri quadrati, lungo il percorso del torrente Fenestrelle. Avellino è anche gastronomia: pane, pasta, carni, piatti tipici sapientemente preparati dai numerosi ristoranti cittadini, ma soprattutto vino, da degustare presso le accoglienti vinerie del centro storico. Il comune è infatti una delle Città del Vino.

Avellino è questo e molto altro ancora: dialogo tra anime diverse.

Il calendario: i riti, le feste, le tradizioni
Carnevale “Festeggiamenti del Carnevale Irpino” (sfilate dei gruppi provenienti dalla provincia con la tradizionale tarantella e Zeza di Bellizzi Irpino)
Estate “Musica al Parco” (cartellone estivo del Teatro Carlo Gesualdo di Avellino)
Giugno “Sportdays”
Agosto “Il Palio della Botte” (nel centro storico della città)
Agosto “Ferragosto Avellinese”
Agosto “EleMenti”
Fine agosto “Flussi” (festival internazionale di musica elettronica ed arti digitali)
Dicembre “Mercatino di Natale”
Fine gennaio “Terrafuoco” (manifestazione artistica e culturale nel centro storico. Il 31 gennaio si tiene il tradizionale “Focarone di San Ciro”)

Prodotti Tipici
Fiano di Avellino (DOP/DOCG) Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT): Soppressata irpina – Capicollo – Ammugliatielli (involtini di interiora di agnello) – Pizza di scarola – Pizza chiena – Cicci di Santa Lucia (zuppa mista di cereali e legumi) – Nocciola mortarella – Mela suricillo – Mela Madonna delle Grazie – Mela preziosa – Miele d’acacia – Miele di castagno – Miele di millefiori – Zeppola fritta – Zeppola di San Giuseppe – Struffoli Altri prodotti: Birra artigianale – Pasta fresca e secca (fusilli all’avellinese)

Come arrivare ad Avellino
Altitudine: 348 metri s.l.m.
Superficie: 30,41 kmq
Popolazione: 54698
www.comune.avellino.it

Coordinate
Latitudine  40°54’52.15″ N
Longitudine 14°47’36.85″ E

In auto
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Avellino Ovest, a 5 km dal centro; oppure, uscire al casello di Avellino Est, a 9 km dal centro
Raccordo Autostradale Salerno-Avellino (RA2/E841), uscire ad Atripalda e svoltare a sinistra, a 3 km dal centro

In autobus da Napoli
Autolinee AIR
Per gli orari  www.air-spa.it

In aereo
Aeroporto internazionale di Napoli
Via Fulco Ruffo di Calabria – Capodichino
Per gli orari  www.gesac.it

Collegamenti
In autobus: Autolinee AIR destinazione Avellino
Fermata AIR a 300 metri dal Terminal 1
Per gli orari consultare il sito web www.air-spa.it

In auto: Autostrada Napoli-Canosa (A16)
Dista 53 km con uscita al casello di Avellino Ovest
Tempo di percorrenza 45 minuti

Dove dormire ad Avellino

Alberghi
Hotel de la Ville****
Via Palatucci, 20
Tel. (+39) 0825780911
www.hoteldelavilleavellino.it

Viva Hotel****
Via Circumvallazione, 131
Tel. (+39) 082525922
www.vivahotel.it

Bed & Breakfast
A-caso
Via Tuoro Cappuccini, 52
Tel. (+39) 0825679511
www.a-caso.com

L’Angoletto
Via Derna, 13
Tel. (+39) 3397582384
www.angoletto.it

Case religiose di ospitalità
Casa d’accoglienza M. Arace
Corso Europa, 137
Tel. (+39) 082537995
www.istitutopiccoleoperaiedeisacricuori.it

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About Author

Irpino, avellinese, ideatore di viaggioinirpinia.it. Il progetto connubio ideale tra le esperienze professionali maturate negli anni e la passione, è alimentato dalla profonda conoscenza della propria terra!! E' direttore tecnico di agenzia viaggio ed accompagnatore turistico.

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