La Casina del Principe di Avellino, situata lungo la via che conduceva verso le Puglie, deve a Camillo Caracciolo, uno dei principi della dinastia che ha a lungo governato la città, l’iscrizione, manifesto d’intenti, che un tempo campeggiava sulla porta di accesso, proponendosi con il bel giardino interno, come luogo di diletto per sé e di concittadini. Da edificio di ingresso al parco annesso all’adiacente castello, a locanda, la morfologia attuale dell’edificio, è con una corte a pianta quadrata, con aperture laterali che conducono ai piani superiori. All’interno della corte, in posizione prospettica rispetto al portale principale, è collocata una fonte abbeveratoio, che s’innalza su un basamento in pietra lavica. La fonte è realizzata in forma semicircolare con nicchione a conchiglia, di cui oggi è visibile solo la struttura sottostante in tufo e le due colonne bugnate con mascheroni in marmo. Il complesso della Casina è a due piani a forma di C, e racchiude un cortile; ad esso è affiancato un edificio ex fienile posto al di là di un piccolo appezzamento di terreno come un giardinetto.
Il restauro ha lasciato inalterata la magia del passato, i locali che un tempo erano adibiti a “botteghe” hanno ospitato una sala degustazione, sono ancora oggi location di appuntamenti ed eventi d’arte e di musica, cogliendo l’antico invito dei Caracciolo, che fecero di questo luogo un crocevia di arte e cultura capace di conservare la sua natura “essenziale” come si evince dall’architettura del complesso.
A copertura degli ambienti del piano terra, originariamente destinati ai cavalli, le scuderie, ed in quelli del piano superiore, riservato ai signori, si ritrovano dei tronchi, testimoni del carattere essenziale della Casina, il cui tono era in parte nell’equilibrio delle forme architettoniche, lievemente superiore all’ordinario, ma soprattutto era nell’uso che il Principe ne faceva, cioè nella frequentazione di caccia e diporto, più che in un impianto costruttivamente sofisticato.
Il diporto ed il diletto sembrano segnare ancora oggi la vita del complesso che si anima di rassegne musicali, pittoriche, scultoree ed enoagstronomiche per far conoscere ai visitatori un pezzo di storia “antica” di questa città in dialogo con le sue “anime attuali”.
Informazioni
Via Francesco Tedesco – Avellino
Tel. (+39) 0825.2001 – Comune di Avellino
Come arrivare
In auto
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Avellino Ovest, a 5 km dal centro; oppure, uscire al casello di Avellino Est, a 9 km dal centro
Raccordo Autostradale Salerno-Avellino (RA2/E841), uscire ad Atripalda, svoltare a sinistra e proseguire per circa 2 km