I numeri giusti sembra averli tutti questa varietà D.O.P., Irpinia-Colline dell’Ufita, l’olio extravergine prodotto in 38 comuni ricadenti nel territorio dell’arianese, dell’Ufita e della media valle del Calore, a partire dalla cultivar Ravece, l’oro verde dell’Irpinia. Le variazioni cromatiche del prodotto finale (dal verde del prodotto giovane al giallo paglierino), si associano ad un bouquet di profumi e sapori unico.
Noi di Viaggio in Irpinia, ci siamo cimentati in una degustazione e compilazione del panel test in compagnia di guide capaci di farci cogliere aspetti per noi nuovi di un prodotto, vanto e gloria di questa terra apparentemente aspra e dura capace di regalare inaspettate meraviglie. È davvero tale la ravece, varietà che deve la sua eleganza e durezza alle caratteristiche del terreno, del clima e dell’ambiente, un ossimoro della natura. L’uomo invece, cura e preserva questa prelibatezza custodendo inalterate le caratteristiche del terreno, evitando che il frutto si danneggi o contamini. Il lavoro antico di raccolta premitura ed estrazione può regalare emozioni all’uomo di oggi, viaggiando in Irpinia, nei suoi musei, negli antichi frantoi, negli uliveti, nelle aziende, custodi della tradizione millenaria della coltivazione dell’olivo in questa terra.
SCHEDA TECNICA
Varietà impiegate: il disciplinare di produzione prevede che, la Ravece, in quantità non inferiore al 60% si possa associare ad altre cultivar, ugualmente presenti nel territorio di produzione, Ogliarola, Olivella, Marinese, Frantoio, Ruveia, Vigna della Corte. Eventualmente Leccino e Frantoio, in misura non superiore al 10%.
Produzione, raccolta e molitura: la produzione massima di olive non deve superare i 30 kg per pianta, la raccolta è a mano o con metodi meccanici: pettini vibranti e scuotitori. Le olive cadute a terra non possono essere utilizzate, mentre le altre andranno riposte in cassette forate, deposte in strati sottili, con particolare riguardo all’umidità relativa e alla temperatura che dovranno essere basse. La molitura deve avvenire entro due giorni dalla raccolta.
Estrazione: la resa al frantoio non deve superare il 20%, dell’olio da estrarre mediante procedimenti meccanici e fisici.
Caratteristiche organolettiche: colore dal giallo paglierino al verde, aroma intenso. Il pomodoro verde, i sentori erbacei dell’olfatto, si ritrovano al palato, ove il gusto amaro e piccante, è comunque armonico, elevato il contenuto di polifenoli, l’acidità non superiore allo 0.50%.
In abbinamento ideale con: prodotti dell’orto in crudo, zuppe, paste ed in pasticceria, gusti insoliti dal casaro all’uliveto come ad esempio si realizza nei dolci di ricotta.
Area di produzione: la zona di produzione, comprende l’intero territorio dei seguenti comuni in provincia di Avellino: Ariano Irpino, Bonito, Carife, Casalbore, Castel Baronia, Castelfranci, Flumeri, Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Greci, Grottaminarda, Lapio, Luogosano, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino, Montefusco, Montemiletto, Paternopoli, Pietradefusi, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Sant’Angelo all’Esca, Savignano Irpino, Scampitella, Sturno, Taurasi, Torella dei Lombardi, Torre le Nocelle, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Venticano, Villamaina, Villanova del Battista, Zungoli.