Fiano di Avellino DOP/DOCG

0

La vitis apuana riconosce in Lapio la sua patria e le sue origini


A seguito dei cruenti scontri che si verificarono nell’area nel 512, il console Romano P.C. Cetego fece deportare ben 40000 Liguri Apuani, i quali, portarono a Lapio diverse piante, tra cui un vitigno Apuano, che ben si adattò ai fertili e ben esposti terreni del luogo, originando un’uva di ottima qualità, con chicchi piccoli, rotondi e dolcissimi, da cui ancora oggi si ricava il celebre vino Fiano. Secondo la verosimile ricostruzione effettuata da Baldo Reppuccio, si sarebbe giunti a tale nome del vino, con lievi modificazioni di suono nel corso dei secoli, secondo la seguente sequenza: Apiano-Afiano-Fiano.

Fiano di Avellino DOCG
La vitis apiana dei romani, dal sapore mellifluo capace perciò di attrarre le api, viene coltivata in 26 comuni in terreni di natura vulcanica, profondi dalle caratteristiche geofisiche tali da favorirne la coltivazione. Una delle massime espressioni in Irpinia è il Fiano di Avellino dell’azienda Pietracupa, miglior bianco italiano per la guida I Vini d’Italia 2013 de l’Espresso.

Scheda tecnica
Di colore giallo paglierino, più o meno intenso, il disciplinare di produzione consente la presenza fino al 15% di vitigni a bacca bianca quali il greco, il trebbiano toscano,la coda di volpe. Caratteristico aroma, complesso bouquet floreale con sentori di albicocca, pera, biancospino, acacia, gusto di nocciola tostata. In abbinamento ideale con piatti di mare e crostacei, invecchiato si sposa con i formaggi stagionati.

Share.

About Author

Irpino, avellinese, ideatore di viaggioinirpinia.it. Il progetto connubio ideale tra le esperienze professionali maturate negli anni e la passione, è alimentato dalla profonda conoscenza della propria terra!! E' direttore tecnico di agenzia viaggio ed accompagnatore turistico.

Leave A Reply