La Via Crucis una delle tradizioni più sentite e amate dalla popolazione atripaldese festeggia i suoi vent’anni. Grazie alla partecipazione degli atripaldesi e il costante impegno profuso dalla Pro Loco di Atripalda, la Via Crucis ha finito col diventare negli anni un evento significativo.
Manca poco alla messa in scena della sacra rappresentazione della Via Crucis giunta alla sua XX° edizione, che vanta una tradizione ultrasecolare. Sin dal 1880 quando il “Pescatore” Achille Giovino a seguito di un voto ha vestito i panni dell’Incappucciato, ha dato vita ad una usanza di famiglia, che si è protratta per decenni tramandandosi di padre in figlio. Dopo il disastroso terremoto dell’80 vi è stata una lunga pausa che è durata fino al 1997 anno in cui la Pro Loco Atripaldese ha ridato vita alla Via Crucis arricchita dalla trasposizione teatrale del testo “Quid est Veritas” scritto dal giudice Matteo Claudio Zarrella.
La rappresentazione della Passione di Cristo dal titolo “Elì, Elì lemà Sabachtani?” ha visto negli anni il succedersi di centinaia di cittadini atripaldesi, che con devozione hanno assistito al calvario, che Gesù ha dovuto subire migliaia di anni fà. A ciò va aggiunta la fede e la passione della famiglia Giovino, che ha reso possibile la continuità di una così bella tradizione; lo stesso Enrico Giovino per anni ha interpretato il ruolo di Gesù fino al 2012, anno in cui ha passato il testimone al figlio Pellegrino Giovino. Gli altri partecipanti della rappresentazione sono il Cireneo (Enrico Giovino), la Madonna (Rosa Giovino), Pilato (Salvatore Mazza),Barabba (Fortunato Trezza), i Centurioni (Ferruccio Solimene, Mauro Esposito, Gerardo Esposito), Erode (Felice Cataldo), i Ladroni (Sabino Alvino, e Nunzio Marrone), i Sommi Sacerdoti (Luciano Picone, Modestino Minichiello,Carmine Picarello), Maddalena (Santa Capriolo), Procula (Laura Tropeano), Giuda (Andrea De Ruggiero), Pietro (Sabino Balestrieri), Matteo (Francesco De Selli) San Giovanni (Lello Labate).
A fare da cornice alla struggente interpretazione di Gesù vi sono gli attori del Clan H, oltre ai molti figuranti del popolo,e non ultimo lo scenario suggestivo offerto dalla Basilica Paleocristiana ,dove verrà inscenato l’arresto e il processo di Gesù, per poi proseguire con le cadute e la Crocifissione, che avranno luogo presso Rampa San Pasquale.
L’Associazione ringrazia l’Amministrazione comunale, i vigili del fuoco, i vigili urbani, la protezione civile, la misericordia, i soci della Pro Loco e tutti coloro che si sono impegnati per la buona riuscita della manifestazione. Un particolare elogio a due persone: Pellegrino Giovino L’ultimo incappucciato da cui abbiamo preso spunto 20 anni fa per il prosieguo della tradizione della passione e l’amico Vincenzo Cucciniello venuto a mancare qualche anno fà, e che tanto si è speso per la manifestazione.
La Pro Loco di Atripalda coglie l’occasione per invitare tutta la cittadinanza ad essere ancora una volta partecipe per vivere insieme un momento di fede e speranza; l’appuntamento è domani 25 Marzo alle ore 20:00 presso Vico San Giovanniello
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