San Potito Ultra: il paese della civiltà e della cultura del lavoro

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La visita inizia in Contrada Ramiera, è qui che si trova un antico opificio risalente agli inizi del XIX secolo, frutto dell’opera dell’ingegnere Salvi che fece deviare le acque del Salzola, un piccolo corso d’acqua della zona, affluente del Sabato e scorrere sulle pale delle ruote motrici che azionavano i magli per la lavorazione del ferro e del rame. I resti del sistema di ingegneria idraulica che alimentava tali attività sono oggi visibili. Queste attività, all’epoca fiorenti e redditizie, erano capaci di alimentare tanti altri piccoli opifici: filande, pastifici, industrie dolciarie, mulini i cui resti sono tutt’oggi visibili a pochi metri dalla ramiera. È in questo territorio che la natura ha saputo modellare le aree boschive, generando un habitat ricco di biodiversità, con una vegetazione riparia selvaggia di specie erbacee ed arboree (querce, noci, noccioli, acacie, salici castagni) che saranno inseriti nel nascente parco fluviale, in cui troverà posto un percorso di archeologia industriale.

Lasciando l’area, un tempo insediamento anche umano, ove le famiglie dei lavoratori della zona animavano la vita della contrada di cui pare ancor’oggi udirne l’eco, si arriva in paese. Ripercorrendo la storia di questa gente avvezza al lavoro si giunge al Museo del lavoro, ospitato nel centro storico, nelle cantine del settecentesco Palazzo dei baroni Amatucci, sede del Municipio. Carretti da lavoro, presse, il retrobottega di un artigiano, strumenti musicali di un tempo, arte presepiale, cucipiatti, ferrari, tipografi: questo e molto altro trova spazio in questo unico ed originale museo dedicato al lavoro. Tra i luoghi di culto, la chiesa di Sant’Antonio da Padova risalente al XVII secolo e la chiesa di Sant’Antonio Abate, conservante una tela settecentesca raffigurante l’Annunciazione. L’edilizia privata ha saputo conservare delle interessanti tracce della storia e della memoria di questo borgo. Palazzo Tecce-Maffei (XVIII sec.), con giardino di forma regolare e cortile interno in pietra; di interesse, la biblioteca di famiglia in esso conservata; Palazzo Cimirro (XIX sec.) con importante portale e finestre con cornici in pietra; Complesso ex Convento dei Cherubini (XIX sec.) con un caratteristico susseguirsi di portali ed una suggestiva corte interna; Palazzo Natellis (XVIII sec.) con portali che “incorniciano” l’ingresso al paese.

Il calendario: i riti, le feste, le tradizioni
14 gennaio “Festa di S. Potito Martire”
31 maggio-1 giugno “UltrArte” (cucina tradizionale e artigianato per la valorizzazione del territorio)
8 settembre “Festa della Madonna del Soccorso”
Autunno “Sagra del cinghiale e della castagna

Prodotti Tipici
Fiano di Avellino (DOP/DOCG)
Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT): Caciovallo podolico – Fiordilatte – Ricotta – Scamorza -Nocciola mortarella – Miele di acacia – Miele di castagno – Miele millefiori – Copeta (torrone)

Come arrivare a San Potito Ultra

Altitudine: 517 metri s.l.m.
Superficie: 4 kmq
Popolazione: 1603
www.comune.sanpotitoultra.av.it

Coordinate
Latitudine 40°55’40.39″N
Longitudine 14°52’15.04″E

In auto
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Avellino Est, direzione Montella-Laceno-Lioni ed immettersi sulla SS.7 Ofantina, uscire a San Potito Ultra, a 6 km dal casello
Raccordo Autostradale Salerno-Avellino (RA2/E841), prima del’uscita di Atripalda, svoltare in direzione Bari-Benevento, proseguire sulla SS.7 Ofantina direzione Montella-Laceno-Lioni, uscire a San Potito Ultra, a 5 km dall’uscita
Autostrada Salerno-Reggio Calabria (A3), uscire al casello di Contursi, seguire la SS.691 Fondovalle Sele, imboccare la SS. 7 Ofantina Bis in direzione Avellino, uscire a San Potito Ultra, a circa 70 km dal casello
Dista 8 km da Avellino

Dove dormire a San Potito Ultra

Country House
Nido di Rondine
C.da Valle Melone, 3
Tel. (+39) 0825988446 – (+39) 3487434209

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About Author

Irpino, avellinese, ideatore di viaggioinirpinia.it. Il progetto connubio ideale tra le esperienze professionali maturate negli anni e la passione, è alimentato dalla profonda conoscenza della propria terra!! E' direttore tecnico di agenzia viaggio ed accompagnatore turistico.

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