Un bel riconoscimento per i prodotti tipici irpini. 6 prodotti made in Irpinia, vanno ad arricchire l’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Campania.
Tre provengono da Trevico, il comune più in alto della Campania: la patata, la castagna ed i Trilli, tipica pasta fresca, fatta anche a Vallesaccarda. Altra eccellenza è il prosciutto di Venticano. In questo piccolo comune irpino si tramanda da generazioni la tradizione contadina dell’allevamento degli animali da cortile ed in particolare del maiale. Terra di passaggio della “Via del Sale”, l’antica Via Appia che collegava Napoli alle saline di Margherita di Savoia, la lavorazione e stagionatura del prosciutto risale alla fine dell’800.
Un altro prodotto tipico è il pregiato Pomodorino dell’Ufita. Il territorio interessato alla produzione comprende i comuni della Baronia: Flumeri, Grottaminarda, Sturno, Vallata, S. Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Castel Baronia e Carife. Riconoscimento anche per uno dei piatti tipici della cucina irpina: il Baccalà alla Perticatora o Baccalà alla pertecaregna. A base di baccalà (merluzzo salato ed essiccato) condito con olio extravergine di oliva e peperoni essiccati dolci (cruschi). Viene preparato in tutta la provincia di Avellino.
I Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) sono riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, si tratta di prodotti che per tradizione locale, consolidata e costante, meritano una valorizzazione per l’alto valore gastronomico e culturale.
Attualmente sono 457 i prodotti tipici campani inseriti nell’elenco, una risorsa importante per le aziende agricole, di trasformazione e ristorative dell’Irpinia e della regione Campania.
