In Irpinia, il 27 e 28 dicembre 2015, non perdetevi il Presepe vivente di Gesualdo. Oltre 200 figuranti in costumi d’epoca dell’Anno Zero, 30 scene articolate lungo un percorso che si sviluppa nel borgo antico di Gesualdo
Nell’Irpinia dei borghi e dei castelli, tra le tante manifestazioni natalizie, il Presepe Vivente di Gesualdo rappresenta una virtuosa rappresentazione di religiosità, tradizione e storia in un contesto unico e quindi affascinante.
Sotto l’imponenza del Castello e dei suoi bastioni, tra vicoli stretti ed anguste stradine, ogni angolo è una sorpresa di elementi scolpiti in pietra, portali e lesene, logge e giardini interni che impreziosiscono sia gli edifici dove sono collocati che l’intero borgo.
Le piazze, le fontane, le infinite scale in pietra che si arrampicano fino al castello caratterizzano l’impianto a cascata del borgo, al punto di farlo diventare un paese da riprodurre per la realizzazione di un presepe.
La lunga storia della rievocazione della natività di Gesù inizia negli 90, quando pochi giovani del Movimento Giovanile, coinvolgendo altri abitanti del paese, davano vita per la prima volta alle Sacre Rappresentazioni.
Sono trascorsi da allora tanti anni e, con il definitivo restauro del centro storico, il presepe vivente è cresciuto di intensità: oggi, l’ASSOCIAZIONE ASTREA (promotrice dell’evento), fa muovere attorno a sé un patrimonio di risorse umane notevole, che fa rivivere all’interno di questa piccola Betlemme nostrana, scorci di vita quotidiana di una tipica comunità contadina dei primi anni del Novecento.
Non ci sono personaggi e interpreti, ognuno è, o è stato, quello che rappresenta, non si mimano le tecniche, ma si padroneggiano, ridando vita a quegli antichi mestieri quasi dimenticati: ecco lo scalpellino, che modella la dura pietra di Gesualdo, il fabbro, il ciabattino ed il canestraio che ripetono gli antichi gesti, le donne, vere nonne, vere mamme e vere massaie che spargono nell’aria profumi di cucina piacevolmente molesti.
Preparano pasta, pane e cibi vari che da tempo immemore venivano ed ancora oggi vengono preparati nella famiglia contadina, stretta intorno al focolare.
La tradizionale manifestazione ha il pregio di riunire e coinvolgere una intera comunità: anziani, giovani e bambini (il Bambinello è generalmente l’ultimo nato dell’anno a Gesualdo), facendoli lavorare insieme e presentandosi come espressione di solidarietà, al di là della poesia e dell’emozione religiosa.
Ingresso Libero con Guide al percorso.
Stands enogastronomici di eccellenze irpine in Piazza Neviera. Stands espositivi.
Contatti
Info line: 3490594734 (Dora Nocera) – 3455004583 (Rocco Savino)
astreagesualdo@libero.it
http://prolocogesualdo.jimdo.com