Montoro e la sua piana, ricco giacimento gastronomico

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Il comune di Montoro è stato istituto nel 2013, dalla fusione dei comuni di Montoro Inferiore e Montoro Superiore. La loro storia era comunque legata visto che sino al 1829 erano un unico comune. Il territorio fu abitato già in epoca preistorica, i primi insediamenti dell’età mesolitica (VI-V millennio a.C.) sono stati identificati, infatti, in una grotta della località Aterrana. Sulla strada che conduce al Pizzo di San Michele sorge un luogo magico, l’antico borgo medioevale di Aterrana. Il borgo colpisce per la sua atmosfera, ferma nel tempo. Si tratta di un antico borgo contadino, dall’architettura semplice, intersecato da vicoli e stradine in pietra tipicamente medievali, antichi portali, cortili con pozzi, alcune chiese come quella dedicata a San Martino con il suo bel battistero e le sue cappelle e la chiesa di Montevergine, di stile angioino con un bel portale intagliato ed un artistico pronao, all’interno un soffitto dipinto.

Da Torchiati parte una strada che si inerpica tra bellissimi boschi ed arriva al Santuario dell’Incoronata. Siamo su di una collina a 500 metri di altitudine a ridosso del Monte San Michele la cui vetta raggiunge 1567 metri, da qui si gode una splendida veduta sulla valle sottostante fino alla costa napoletana. Il santuario dedicato a Maria Incoronata dalla Trinità è di epoca medioevale e successivamente ristrutturato nei secoli XVII-XVIII. E’ meta di pellegrinaggio in particolar modo il martedi in albis e la domenica di Pentecoste per l’antico rito della benedizione degli animali. Un luogo magico e suggestivo. Di rilievo il Convento dei Frati Minori, in località Torchiati, con un bellissimo chiostro settecentesco e pitture del XVIII secolo. Annessa vi è la Chiesa di Santa Maria degli Angeli al cui interno si trova un dipinto su tela del 1703 di Michele Ricciardi.
L’origine di questo borgo si lega all’iniziale ruolo difensivo tra i Due principati (quello di Salerno e quello del Sannio) testimoniato dalla presenza del castello longobardo di cui oggi si conservano resti nella frazione Borgo. Vi si riconosce l’impianto rettangolare, le torri angolari, mentre la parte meglio conservata è quella residenziale.  Ai piedi del castello, il santuario di San Pantaleone. Il palazzo municipale, ex convento degli agostiniani, con annessa la chiesa dell’Annunziata, il palazzo Scalese, il palazzo Mariconda ed i suoi bei giardini arricchiscono il patrimonio artistico culturale.  Altri siti di interesse religioso sono: la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli di epoca cinque-seicentesca, conserva interessanti tele del ‘700 ed un affresco raffigurante il Paradiso opera del maestro napoletano Francesco Palumbo. La Chiesa di San Pietro del XIX secolo situata in località San Pietro, conserva pregevoli arredi sacri, interessanti statue lignee ed una tela della Sacra Famiglia opera di Nicola Pepe del 1861. Di notevole fattura anche il campanile in travertino originario del 1776, illustrate da Paolo Serrao, direttore del conservatorio di S.Pietro a Maiella di Napoli, nella sua opera musicale: “Le campane di Montoro”. La chiesa della Arciconfraternita del SS. Nome di Dio, in località San Pietro, è un raro esempio di architettura tardo-barocca caratterizzata dalla monumentale scala di accesso, in cui sembra riconoscersi la mano del Vanvitelli.

Interessante il patrimonio naturalistico, siamo infatti nel Parco regionale dei Monti Picentini, nel territorio in cui ricadono due siti di Importanza Comunitaria (SIC): i monti di Lauro e l’area del monte Mai e monte Monna.. Si segnala il sentiero dei due santuari (n. 136 segnalato dal CAI) che parte dal Santuario dell’Incoronata ed arriva fino a Pizzo San Michele a 1567 metri, la cima più occidentale dei monti Picentini. Da qui bellissime vedute che spaziano fino al golfo di Salerno. La Grotta di San Michele Arcangelo in località (nota come grotta dell’eremita) è luogo di antico culto dei Longobardi. La grotta è formata da due caverne naturali. All’interno interessanti affreschi di epoca bizantina e spettacolari formazioni di stalattiti e stalagmiti. E’ un luogo molto amato dai montoresi che ogni anno, il lunedì in Albis, vi si recano in pellegrinaggio. La superstizione popolare vuole che almeno una volta nella vita si visiti la Grotta e per assicurarsi la protezione di San Michele è tradizione fare tre giri all’interno e suonare una campana.

Ricche e gustose sono le proposte gastronomiche, la fertilissima Piana di Montoro regala, infatti,  prelibati ortaggi da provare assolutamente: la patata banzanese, il pomodoro San Marzano, i carciofi di Petruro e la cipolla ramata di Montoro

Calendario: i riti, le feste, le tradizioni
17 gennaio “Falò in onore di Sant’Antonio Abate, detto o’foculario (in località Caliano)
Carnevale “Festeggiamenti del carnevale con carri allegorici”
Lunedì dell’Angelo “Pellegrinaggio al santuario della Madonna Incoronata”
Maggio “Sagra del carciofo”(in località Petruro)
29 giugno “Incendio del campanile di San Pietro e Paolo” (in località San Pietro)
Luglio “Sagra del fungo porcino”(in località Torchiati)
Luglio “Sagra della patata banzanese” (in località Banzano)
Luglio “Sagra del cinghiale”
6 agosto “Festa del SS. Salvatore”
16 agosto “Festa di San Rocco”
Agosto “Sagra dell’asparago”(in località Misciano)
Agosto “Fiera antiquaria di Aterrana”
10 settembre “Festa patronale di San Nicola da Tolentino” (in località Borgo)
16 settembre “Festa di S. Cipriano di Figlioli”

Prodotti Tipici
Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino (DOP)
Melannurca Campana (IGP)
Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT): Cipolla ramata di Montoro – Carciofo di Montoro – Nocciola mortarella – Castagna di Serino – Miele di castagno – Miele di acacia – Miele millefiori
Altri prodotti: Pasta fresca e secca

Come arrivare a Montoro

Altitudine: 250 metri s.l.m.
Superficie: 40 Kmq
Popolazione: 19500
www.halleyweb.com/c064121

Coordinate
Latitudine 40°49’16.75″ N
Longitudine 14°45’35.92″ E

In auto
Raccordo Autostradale Salerno-Avellino (RA2/E841), proseguire in direzione Avellino ed uscire a Montoro
Autostrada Caserta-Salerno (A30), direzione Salerno, proseguire fino allo svincolo per Avellino, immettersi sul raccordo autostradale Salerno-Avellino (RA2/E841), uscire a Montoro
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Avellino Est, immettersi sulla SS.7Bis direzione Salerno, proseguire sul raccordo autostradale (RA2/E841), uscire a Montoro, a 23 km dal casello
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello Avellino Ovest, immettersi sulla SS.7Bis direzione Salerno, proseguire sul raccordo autostradale Avellino-Salerno (RA2/E841), uscire a Montoro, a 25 km dal casello
Dista 24 Km da Avellino

Dove dormire a Montoro

Alberghi
La Foresta****
Via Turci, 12/14
Tel. (+39) 0825521005
www.hotelaforesta.com

Arco di Magliano***
Contrada Magliana, 1
Tel. (+39) 0825523515
www.hotelarcodimagliano.it

Tre Castelli**
Via Nuova, 35 – Località Banzano
Tel. (+39) 0825597017

Bed & Breakfast
Le Starze Inn
Via M. V. Citro, 20 – Frazione S. Bartolomeo
Tel. (+39) 3284254821
www.lestarzeinn.it

Country House
Monte degli Ulivi
Via Montagnella – Frazione Petruro
Tel. (+39) 0825502111
www.montedegliulivi.it

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About Author

Irpino, avellinese, ideatore di viaggioinirpinia.it. Il progetto connubio ideale tra le esperienze professionali maturate negli anni e la passione, è alimentato dalla profonda conoscenza della propria terra!! E' direttore tecnico di agenzia viaggio ed accompagnatore turistico.

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