A pochi chilometri dal centro del paese si trova il piccolo lago vulcanico delle bolle della Malvizza. Il nome viene tradizionalmente attribuito all’uccello del malaugurio (mala vizza), o mala silva, selva pericolosa. La leggenda attribuisce l’origine del fenomeno mefitico all’ira degli dei, che punirono un taverniere che depredava dei loro beni i viandanti della via Traianea, confinando lui e la sua servitù nelle viscere della terra delle bolle da dove ogni anno il 15 agosto si udirebbero ancora i lamenti dell’uomo. I ponti romani (del diavolo e di Sant’Egidio) rinvenibili in località periferiche testimoniano le origini di questo comune che ha attraversato diverse fasi storiche: le dominazioni normanne e longobarde, giungendo alla carboneria ai cui moti Montecalvo offrì valorosi uomini.
Di notevole interesse storico il Trappeto di Montecalvo, un antico borgo con case grotte, tipiche case rupestri del Mediterraneo.
Dell’antico castello, sorto sui resti di una rocca romana, rimangono interessanti ruderi, mentre adiacente al municipio (al cui interno è possibile ammirare il tipico costume femminile folkloristico della pacchiana), si trova una antica sekoma, una mens ponderaria, una pesa pubblica, utilizzata dall’agronomo o metronomo per garantire la regolarità della quantità dei prodotti venduti al mercato, reperto unico nell’Italia continentale di epoca ellenistica. Queste tracce storiche, le chiese come quella intitolata al santo natio del luogo, Pompilio, quella madre che conserva battistero ed iscrizione del battesimo del futuro santo, valgono una sosta. A San Pompilio Maria Pirrotti, fondatore dei padri Scolopi è intitolata la chiesa madre che conserva battistero ed iscrizione del battesimo del bambino poi canonizzato ed il Museo della Religiosità Montecalvese e della Memoria Pompiliana.
Ma è sicuramente il profumo del pane ad attirare i visitatori, pane ottenuto dalla molitura nei tanti mulini della zona, delle varietà di grano tra cui l’antica e prestigiosa varietà di saraolla, di cui la terra, ricca di verde ed acqua, è generosa. Montecalvo fa parte dell’associazione nazionale delle Città del pane, ed i suoi muri affrescati lo rendono uno dei Paesi dipinti.
Il calendario: i riti, le feste, le tradizioni
13 giugno “Festa di Sant’Antonio”
15 agosto “Sagra dei cicatielli”
19-20 agosto “Festa di San Pompilio”
Agosto “Estate Montecalvese”
Novembre “Fiera di Santa Caterina”
Prodotti Tipici
Olio extravergine di oliva Irpinia-Colline dell’Ufita (DOP)
Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT): Soppressata irpina – Capicollo – Pancetta tesa – Pancetta arrotolata – Carne di bovino podolico – Carne ovina di lauticada – Speuta (tipo di graminacea) – Saragolla (varietà di frumento) – Aglio bianco dell’Ufita – Mela limoncella – Taralli intrecciati
Altri prodotti: Salsiccia Montecalvese – Pomodorino di collina – Ceci neri e bianchi – Fagiolo bianco – Cicerchia – Ciliegia di Corsano
- Come arrivare a Montecalvo Irpino
- Altitudine: 623 metri s.l.m.
Superficie: 53,53 kmq
Popolazione: 3893
www.comune.montecalvoirpino.av.it
Coordinate
Latitudine 41°11’45.71″ N
Longitudine 15° 2’2.87″ EIn auto
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Grottaminarda, immettersi sulla SS.90 Bis direzione Ariano Irpino, proseguire sulla SP.ExSS.14, a 25 km dal casello
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Benevento, percorrere il raccordo autostradale fino a Benevento, prendere l’uscita di Benevento centro, immettersi sulla SS.90 Bis in direzione Foggia per circa 30 km
Dista da Avellino 65 km (via autostrada)
- Dove Dormire a Montecalvo Irpino
- Agriturismi
Antico Feudo
Contrada Sauda, 17
Tel. (+39) 08251801222Le Bolle
Contrada Malvizza, 92
Tel.(+39) 0825890977 – (+39) 3384226080
www.agriturismolebolle.itCase e appartamenti per vacanze
Lecesine
Contrada Cesine, 25
Tel. (+39) 3477160278
sites.google.com/site/lecesine/home