Al via InfluAzioni: arte pubblica contemporanea, musica, visual art, mostre, passeggiate, installazioni…
«Katecatàsce, scinn’ a bàsce, ràmm’ la chiàve re la càsce, tu t’nghiùr’ e ìje t’scàsce!». Muove da questa filastrocca popolare, che ha pure diverse varianti nell’Irpinia d’Oriente, il concept della quarta edizione di InfluAzioni, il festival delle arti organizzato dall’associazione di promozione sociale LaPilart col patrocinio del Comune di Lacedonia e il supporto del Collettivo Boca di Bonito.
Dopo una pausa durata giusto un anno, da oggi e fino al 13 agosto e dal 16 al 18 settembre, torna quindi a Lacedonia «InfluAzioni» con un programma, ancora una volta, che spazia dall’arte contemporanea alla fotografia, dalle arti digitali ai concerti – attesissimo quello di Amaury Cambuzat – fino alle passeggiate tra i monti dell’Appennino sannita.
«Katecatasce», dunque. Che è la lucciola nel dialetto locale dei «c’rugnis» – i lacedionesi. «Perché la lucciola è un piccolo insetto che accompagna l’immaginario collettivo delle calde serate estive», spiega Giuseppe Bianco, presidente di «LaPilart», aggiungendo: «Tutta la curiosità e la sorpresa di un bambino si trasformano, crescendo, in domande a cui spesso non diamo una risposta. Ma perché non se ne vedono più, di lucciole? Allora, si torna in queste terre anche e soprattutto alla ricerca di questa luce smarrita».
Una ricerca iniziata qualche giorno fa con l’anteprima del festival, quando la pittrice e illustratrice argentina Milu Correch ha usato le pareti di Piazzetta Nicola Vella come supporto per i suoi dipinti. Ora si entra nel vivo. Da domani al 13 mostra fotografica collettiva «Lux Luc(is)ciole» nella Chiesa di San Filippo. Negli stessi giorni e nello stesso luogo, installazioni audio-video site specific diNico Mangifesta, «Cycles III: Madamar di Carik» ed Emanuela Di Guglielmo, «I tesori del grano». Venerdì prossimo passeggiata notturna dal monte Pauroso alla diga di Osento con raduno in Piazza Tribuni, all’una in punto, per un massimo di venti persone (prenotazioni tramite email a: info@influazioni.it).
Il giorno successivo, sabato 13, chiusura della prima parte del festival con un evento imperdibile: alle 23 sul palco di Piazzetta Primo Maggio salirà Amaury Cambuzat leader e fondatore nel 1993 degli Ulan Bator band francese le cui influenze affondano le radici nel krautrock e nel post-rock di matrice tedesca con richiami ai leggendari Faust, con i quali Cambuzat ha anche collaborato a più riprese. L’artista francese proporrà dal vivo il suo ultimo lavoro da solista, «Amaury Cambuzat Plays Ulan Bator», prodotto senza nessuna etichetta ma grazie a finanziatori privati, via crowdfounding. Si tratta di un album composto da dieci dei brani degli Ulan Bator riproposti in chiave acustica. L’atmosfera sarà accresciuta da una performance video del partenopeo Kesson Dalef. Prima dell’evento, alle 19 nella Chiesa di San Filippo spazio ai live di Cri Animal, progetto musicale di Nico Mangifesta e Giuseppe Lastella.
Fin qui, per agosto. Ma «InfluAzioni» ritornerà dopo un mese, dal 16 al 18 settembre, con un’altra estemporanea di arte pubblica contemporanea presso il parco giochi «Santa Maria della Consolazione», qui sarà la pittrice e illustratrice romana, Camilla Falsini, a realizzare una pittura murale.
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