Gli antichi tratturi della transumanza e le moderne fattorie del vento

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Un itinerario da percorrere in mountain bike, che consente di visitare due valli appenniniche (Miscano/Fortore), tra le province di Avellino e Benevento. La voglia di uno stretto contatto con la natura, il dedicare tempo a osservarne le numerose caratteristiche e lo spostarsi con un mezzo “pulito” caratterizza l’eco-turista che decide di intraprendere questo itinerario.

Il percorso “gli antichi tratturi della transumanza e le moderne fattorie del vento” è valido dal punto di vista “sportivo” e altrettanto interessante da quello storico, culturale e paesaggistico. Un percorso misto in cui si può apprezzare l’eccezionale panorama delle colline, che si può ammirare nel percorrerlo, in un’area ritenuta di rilevante valore, lungo i crinali della dorsale appenninica dello spartiacque Tirreno/Adriatico tra antichi ed emozionanti tratturelli e diverticoli della transumanza. I prati erbosi e morbidi saliscendi ricchi di emergenze ambientali, è il luogo ideale per rilassarsi e scoprire le meraviglie dell zone interne della Campania.

Quello che a prima vista, può sembrare un monotono paesaggio di collina, mostra i suoi molteplici aspetti in un ecosistema, complesso e delicato, che si è formato durante il susseguirsi degli anni. La vegetazione è ricca di prati erbosi e foraggere per le bestie al pascolo e altre coltivazioni ma anche aree rimboschite di ontani, robinie, biancospini, querce pini e fiori variopinti. La fauna è abbondante di uccelli, dai passeriformi più comuni, ai rapaci diurni e notturni; ma non mancano i mammiferi selvatici (per esempio vari roditori, mustelidi lepri e volpi) in grado di garantire il delicato equilibrio alimentare presente in natura. Tutto questo è inserito in una situazione in cui la presenza dell’uomo predomina: è impossibile non considerare che ci si trovi in una zona densamente e attivamente abitata, ma il verde presente è comunque abbondante e in grado di coinvolgere chi vi s’immerge. Lungo tutto il percorso avrete la possibilità di trovare numerose fonti di acqua da riempire la boraccia.

Descizione Percorso in Mountain bike
(Agriturismo Masseria Sant’Elia – Necropoli Sannite Spineto – tratturo del  termine – Monte  Calvello – Sentieri del vento – Lago di San Giorgio – Via del fieno – Basaleone – Monte la Guardia –  Taverna transumanza Monte Chiodo -Tratturo Regio – Agriturismo Sant’Elia)
Lunghezza: 25 Km circa Durata: ore 2,30 (con le soste). Usciamo e rientriamo varie volte dalle due Province di Avellino e Benevento.
Difficoltà: escursione media per ciclisti con un minimo di allenamento con qualche salita e discesa poco impegnativa.
Dislivello: + 450 mt  circa
Partenza e arrivo: Masseria Sant’Elia di Casalbore (Eco-agriturismo in collina
Quota massima: 1.000 mt circa
Fondo stradale: sterrato e sbrecciato, asfalto
Bicicletta consigliata: robusta, adatta a fondi sconnessi.

Luoghi attraversati
Agriturismo Masseria Sant’Elia partenza (690 m slm-Casalbore) usciti sulla dx tratturo del termine sentiero sterrato erboso in leggera salita per circa 2 km (Necropoli Sannite di Spineto-attestate al IV-VI sec.a.C.) (710 m slm all’incrocio con strada sbrecciata a dx). Poco dopo a sx sul sentiero in erba del Tratturo del termine in direzione nord – Piano delle Rose (790 m slm per altri 3 km circa), poco dopo a sx sul sentiero in erba del Tratturo del termine in direzione nord – Piano delle Rose (790 m slm per altri 3 km circa), dove in un tratto difficoltoso del tracciato che va a stringersi, ci porta ad imboccare sul lato dx i sentieri natura del bosco siamo in località tufazzi, proseguendo finisce il fondo sterrato ed inizia nuovamente lo sbrecciato, dove ci conduce all’area attrezzata del laghetto Schiavone -(830 slm). Dall’area attrezzata Schiavone, ritorniamo indietro per circa 50 metri imboccando il sentiero sbrecciato a sx percorrendolo per 500 metri dopo svoltare a sx sullo sterrato in leggera salita, dove ci porta in località Piano Nicola. Transitiamo tra i sentieri del vento e tratturelli della transumanza (880 slm).Voltiamo a dx .Superato il primo incrocio, si svolta a sx per un sentiero erboso,che conduce rapidamente alla panoramica cima di M.Calvello circa 1.000 slm. Dalla cima del Calvello, qui lo sguardo spazia a sud sulla Valle dell’Ufita, a est sui rilievi dei monti Dauni,a ovest il Sannio ed a nord il Matese. Sulle cime tutt’intorno, il più grande parco eolico d’Europa, le fattorie del vento giganteschi mulini con pale, che lentamente girando trasformano la forza del vento in energia. Riprendiamo lo sbrecciato/sterrato da dove siamo arrivati alla zona panoramica svoltiamo a dx, in leggera discesa e al primo incrocio a sx. Transitiamo per un tratto in un’area rimboschita, sulla dx è possibile scorgere il paese di Ginestra degli Schiavoni, un’antica colonia di gente slava, proseguendo in direzione nord per circa quattro chilometri. Si succedono numerosi colli esposti al vento, attraversata da tratturelli e diverticoli in senso orizzontale e trasversale e di antiche vie di comunicazione nella viabilità antica tra i mulini a vento. (siamo nel regno di Eolo 924 slm località acquabianca) (via superiore per il Molise, la via dei briganti, un tempo, percorsa da pastori, commercianti, viandanti, perché era la più breve. In località Mazzocca, si possono visionare tutt’ora i ruderi della masseria fortificata sul lato sx istituita a contrastare con militari, il fenomeno del brigantaggio). Presso Montagna di S.Giorgio (950 slm) dopo la masseria fortificata, in leggera salita, al secondo incrocio dobbiamo svoltare a dx, direzione nord per altri tre km e ci troviamo di fronte a degli incantevoli paesaggi ricchi di colori e sui rilievi paesi incastonati, tra le valli del Fortore e Tammaro, mentre infondo, notiamo i rilievi del Matese. Raggiungiamo alla nostra sx il lago denominato ” Mignatta” 880 slm) – oasi naturalistica, attrezzata per pic nic, munita di gazebi e panche in legno, fontana di acqua potabile, postazioni per pesca sportiva. La zona del lago è popolata da fauna stanziale e migratoria, dove durante il percorso è facile imbattersi nel passaggio di alcune specie di uccelli. Dopo la sosta al lago, riprendiamo la strada da dove siamo venuti percorrendola per circa quattro chilometri deviando a dx al secondo incrocio, dove sulla nostra sx notiamo una costruzione nuova con porticato. Stiamo transitando sul tratturello-la via del fieno-per Basaleone  e Guarana (930 slm), dopo circa tre chilometri in falso piano, incontriamo un piccolo saliscendi con fondo stradale a tratti sbrecciato e asfalto, un gruppo di case/fattorie ed al terzo incrocio dobbiamo svoltare a sx. Sulla nostra dx sui rilievi del Fortore notiamo il centro abitato di San Giorgio la Molara, Molinara, San Marco dei Cavoti, ecc. Ci troviamo sul tratturello della Guarana (780 slm) tra Monte la Guardia 880 e Monte Chiodo (810 slm)-procedendo in discesa superando parecchie fattorie con animali al pascolo per raggiungere il tracciato del Tratturo Regio (Pescasseroli-Candela). Si svolta a sx, per fermarsi poco dopo a una bella fontana con l’antica Taverna della transumanza di monte Chiodo. Punto di sosta obbligato per i numerosi armenti, pastori, eserciti, pellegrini, briganti, luogo dove potevano usufruire di vitto e alloggio. (Gli autogrill del passato lungo il Tratturo Regio). Da Taverna monte Chiodo, riprendiamo il cammino in direzione est per Casalbore, percorrendo il Tratturo per circa tre chilometri, con leggeri saliscendi, dove raggiungiamo l’ingresso del paese, con rotatoria(540 slm). Aggiriamo il monumento in pietra con una Croce (Croce viaria della transumanza con l’argario) a sx in direzione nord, dopo una leggera salita a cinquecento metri arrivo all‘agriturismo Masseria Sant’Elia luogo di partenza.

www.agrisantelia.it

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Irpino, avellinese, ideatore di viaggioinirpinia.it. Il progetto connubio ideale tra le esperienze professionali maturate negli anni e la passione, è alimentato dalla profonda conoscenza della propria terra!! E' direttore tecnico di agenzia viaggio ed accompagnatore turistico.

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