Bisaccia, la gentile

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La sannita Romulea, nome originario del comune di Bisaccia, topograficamente collocabile nella zona dell’attuale castello ducale, era una città cara ai sanniti, tanto da concentrarvi le sue ricchezze. Ricchezze che oggi questo bel borgo offre ai suoi visitatori concedendo ed aprendo i suoi scrigni migliori.

La visita al borgo medievale di Bisaccia comincia dal castello ducale, arroccato sulla collina del paese, vi si accede attraversando un portone che conserva effigiato lo stemma a tre pigne della nobile famiglia Pignatelli, tra i proprietari del castello. Il maniero, al suo interno, ospita ambienti dell’antica residenza feudale, al piano nobile gli ambienti si sviluppano intorno ad un panoramico loggiato, e la torre mastio costruita per volere di Federico II. Nei locali del castello, il Museo civico, accoglie reperti derivanti dagli scavi di una vasta necropoli localizzata in via Cimitero Vecchio: corredi funebri, vasellame in ceramica con particolare ricchezza dei caratteri di quell’arte vasaria che definisce la cultura di “Oliveto Citra-Cairano”, insieme ad oggetti metallici di ornamento costituiscono i “preziosi” ivi custoditi: età del ferro (IX e VIII sec a.C.) materializzatasi così. Tra gli scavi funebri un posto di rilievo è stato assegnato alla tomba femminile 66, detta della principessa. La defunta conservava ricchi arredi, vasellami, monili, rappresentante d’onore della gens della valle dell’Ofanto.

Intorno al castello si snodano le stradine del centro storico, con le sue dimore ed i suoi palazzi: Palazzo Cafazzo, Palazzo Vitale, Palazzo Capaldo, con il suo bel giardino, il medievale palazzo Cappa ed i bei portali in pietra delle sue dimore. Nei vicoli del centro, la chiesa del Carmine. La cattedrale, del 1747, si staglia maestosa nella piazza principale del paese. I motivi della sua bellezza stanno nella sua facciata con blocchi calcarei, nel portale lapideo del 1515, con la  scultura in bassorilievo di San Gregorio Magno, nel coro ligneo seicentesco, negli altari policromi marmorei. La chiesa Sant’Antonio da Padova, un tempo annessa al convento, domina la rupe Andreone da cui si gode un panorama mozzafiato capace di guidare il visitatore nell’intera valle dell’Ofanto fino a perdere lo sguardo verso la Puglia. La chiesa, ad unica navata, custodisce interessanti statue lignee ed una tela settecentesca. Il territorio di Bisaccia rientra nell’area naturalistica del Bosco di Zampaglione Sito d’Importanza Comunitaria (SIC).

Il calendario: i riti, le feste, le tradizioni
Carnevale “Carnevale bisaccese”
Giugno “Il lavoro e le radici”
Giugno “Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova Patrono della Città di Bisaccia”
Agosto “Estate bisaccese”

Prodotti Tipici
Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT): Pecorino di lauticada – Caciocavallo irpino di grotta – Caciocavallo podolico – Ricotta di lauticada – Scamorza -Treccia – Fiordilatte – Oliva masciatica – Grano Senatore Cappelli (tipologia di grano duro)
Altri prodotti: Pasta secca da semola di grano duro Senatore Cappelli – Alta Irpinia (trafilata al bronzo)

Come arrivare a Bisaccia

Altitudine: 850 metri s.l.m.
Superficie: 101 kmq
Popolazione: 3850
www.comune.bisaccia.av.it

Coordinate
Latitudine 41° 0’49.63″ N
Longitudine 15°22’32.11″ E

In auto
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Lacedonia, proseguire sulla SP.284, a 12 km dal casello
Dista 80 Km da Avellino (via autostrada)

Dove dormire a Bisaccia

Alberghi
Domus Romulea***
Via Pilone, 10
Tel. (+39) 082781611
www.domusromulea.it

Grillo d’Oro***
Via Orto del Convento
Tel. (+39) 082789278
www.grillodoro.it

Agriturismi
La Valle del Mulino
C.da Setoleto
Tel. (+39) 082781874

Country House
Le Arcate
C.da Sant’Angelo
Tel. (+39) 082789074

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About Author

Irpino, avellinese, ideatore di viaggioinirpinia.it. Il progetto connubio ideale tra le esperienze professionali maturate negli anni e la passione, è alimentato dalla profonda conoscenza della propria terra!! E' direttore tecnico di agenzia viaggio ed accompagnatore turistico.

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