L’impianto storico del comune di Baiano si può apprezzare passeggiando per le vie dei Vesuni, nucleo rurale ed antico del paese, sorto ove probabilmente si ergeva il tempio dedicato alla dea Vesuna, dea della fertilità e del raccolto. Legata a queste origini, la celebrazione in giugno, della festa dei Vesuni, rievocazione storica degli antichi mestieri. Il centro ha un origine rurale che si può vivere e respirare nell’antica festa contadina del Maio. La festa, perduto il sapore di rito propiziatorio della fertilità vegetale ed animale, ha acquisito quello di dono al santo patrono ed occasione di festa, perdendo così anche il legame con quel majo, cioè il primo di maggio che aveva in questa terra come in altri comuni limitrofi e non solo, nei riti propiziatori suggeriti dal ritmico cambio delle stagioni.
Il giorno di Natale, le campane del Santuario di S. Stefano chiamano a raccolta gli uomini per la benedizione dell’albero prescelto per il rito, solitamente un castagno selvatico, ed all’alba raggiungono il Monte Arciano per il taglio dell’albero, questo posto a terra, viene sfrondato, scortecciato e trasportato a valle con un carrettino (o’ carruocciolo) trainato da cavalli. L’allegra comitiva percorre le strade del paese nel segno della musica, tra canti e spari a salve di antichi fucili. L’albero viene issato in piazza davanti alla chiesa in segno di ringraziamento al santo patrono dalla cui devozione nasce anche un canto, Oi’ Stefanì, che si intona intorno al grande falò, “ò focarone”, che in semplicità ed allegria conclude la festa. Al legame con il santo patrono, è connesso un altro rito importante e particolarmente sentito, celebrato in agosto, il rito penitenziale della processione dei battenti. Tuniche bianche, fasce rosse, sudore, piedi scalzi, fatica, fede e folklore: gli ingredienti che danno senso e sostegno a questo rito devozionale.
Merita una visita il luogo di culto edificato in onore del santo, il santuario del XVI secolo, che custodisce testimonianze del legame della gente con il suo santo patrono, la statua lignea di Santo Stefano, un artistico altare. La chiesa tardo medievale di Santa Croce dove predicò Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, la chiesa con splendida facciata in barocco campano dei Santi Apostoli costituiscono ulteriori esempi di edilizia religiosa di rilievo.
Il territorio di Baiano rientra nei Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) della Dorsale dei Monti del Partenio e Pietra Maula.
Il calendario: i riti, le feste, le tradizioni
Carnevale “Carnevale Baianese”
Domenica delle Palme “Rappresentazione della Passione di Gesù Cristo”
Fine giugno “Vesuni in festa” (rievocazione storica degli antichi mestieri)Settembre “Sagra della nocciola”
25 dicembre “Il Maio di Santo Stefano”
Prodotti Tipici
Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT): Nocciola mortarella – Nocciola San Giovanni – Noce malizia – Salame di Mugnano – Fiocco di prosciutto (detto culatello di Mugnano) – Pane di Biaiano
- Come arrivare a Baiano
- Altitudine: 196 m s.l.m.
Superficie: 12,25 kmq
Popolazione: 4754
www.comune.baiano.av.itCoordinate
Latitudine 40°57’13” N
Longitudine 14°37’3″ EIn auto
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Baiano
Dista 23 km da Avellino (via autostrada)