Avella: andar per l’antica abella

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La radice osca del nome rinvenibile in ab-ella suggerisce l’origine sannita del centro urbano. L’anfiteatro romano risalente al I secolo a.C., è uno dei meglio conservati. Il visitatore risulterà rapito dallo scenario che profuma di storia. Il podio, le tribune, gli affreschi di cui restano tracce nella base delle tribune, i vomitatoi, saranno ben presto popolati nella fantasia dello spettatore da figuranti romani armati e incitati da un pubblico numeroso. Passeggiando all’interno, prima di raggiungere l’arena, si potranno ammirare le pietre tufacee piramidali e la malta cementizia che ha consentito a quest’opera umana di altri tempi, di giungere così ben conservata ai giorni nostri.

La vista prosegue presso l’antiquarium, custode geloso dei ritrovamenti, soprattutto funebri, rinvenuti nelle tombe che l’uomo è riuscito a conservare sottraendoli ai numerosi saccheggi: arredi funebri, onichoe, cantarium, fibulae, incensari, sculture si possono ammirare in questo bel luogo. Nelle vicinanze, in via Basso Quarto, le tombe romane monumentali sono un ben conservato esempio di edilizia romana funebre. Il castello medioevale si erge maestoso sulla vallata. La via di accesso è suggestiva, tra ulivi e ciottoli ci si può inerpicare fin su la cima e godere così di un ineguagliabile colpo d’occhio sull’intera vallata: ben conservate la cinta muraria, le torri e la dimora feudatale. Nei pressi del castello parte un sentiero, percorribile anche in mountain bike, che arriva in località Tuppo Tuotolo (1215 metri).

Il fiorente sviluppo agricolo ha sempre rappresentato una risorsa per la gente di questa terra capace di sfruttare il bacino idrico del Clanio per irrigare e coltivare i campi. Qui la regina incontrastata dell’economia agricola è lanocciola, avellana per i latini. Avella è infatti Città della nocciola.

Il territorio di Avella rientra nel Parco Regionale del Partenio e nel Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) della Dorsale dei Monti del Partenio. Si segnalano il bosco Pianura e Salmola, la pineta in località Fusaro, ed interessanti grotte naturali: Grotta di San Michele, ubicata nella località omonima, di origine carsica era utilizzata come chiesa rupestre da monaci eremiti, sono visibili interessanti affreschi del XIII secolo; la “Grotta di Camerelle”, di origine carsica, sita in località Pianura con suggestive formazioni stalattitiche e stalagmitiche e la “Grotta degli Sportiglioni”, sita in località Vallone di Petruro così chiamata per la presenza di numerosi pipistrelli (in dialetto sono chiamati “spurtigliune”). Per gli appassionati di arrampicata sportiva, bellissime le vie nella valle del Clanio.

Il calendario: i riti, le feste, le tradizioni
20 gennaio “Festa del Maio”
Giugno “Gara del carruoccio”
Giugno “Giochi senza quartiere”
Settembre “Festa di S. Sebastiano e delle Madonna delle Grazie”
29 settembre “Rassegna di pittura”
Ottobre “Sagra della nocciola e castagna “
Dicembre “Festa della saggezza”
27-28-29 dicembre “Presepe vivente” (nel centro storico)

Prodotti Tipici
Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT): Nocciola mortarella – Nocciola San Giovanni – Nocciola riccia di Talanico – Nocciola camponica – Noce di Sorrento – Noce malizia – Salame di Mugnano – Pane di Baiano

Come arrivare ad Avella
Altitudine: 207 metri s.l.m.
Superficie: 30 kmq
Popolazione: 7958
www.comune.avella.av.it

Coordinate
Latitudine 40°57’36” N
Longitudine 14°36’5″ E

In auto
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Baiano, immettersi sulla SS.7 Bis in direzione Avella, a 3 km dal casello
Dista 24 km da Avellino (via autostrada)

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About Author

Irpino, avellinese, ideatore di viaggioinirpinia.it. Il progetto connubio ideale tra le esperienze professionali maturate negli anni e la passione, è alimentato dalla profonda conoscenza della propria terra!! E' direttore tecnico di agenzia viaggio ed accompagnatore turistico.

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