“In mezzo alla valle si alza un solo monte, che ha tutti gli altri offre la sua erta. Tra tutti sta in alto, vantato sul dirupo. Nel buio è il lume più vicino al cielo. Lassù, come una stella polare, eccolo, orientante, il paese dei coppoloni…Tutti lo vedono ma nessuno ci va…Credono alle storie e se le inventano. Coltivano i Siensi dell’intelletto nella rupe, in forma di mosconi, poi li prendono e li vendono a cassette”. Così descrive questi luoghi Vinicio Capossela nel suo libro, Il paese dei coppoloni, finalista al premio Strega 2015.
A circa 800 metri s.l.m. si scorge Cairano, l’antico Castellum Carissanum su di una rupe che domina l’intera valle dell’Ofanto sospesa tra terra e cielo in uno scenario di grande suggestione. Il paese ha origini antichissime come testimonia una necropoli della Fossakultur a cui è stato attribuito il nome di “Cultura di Cairano ed Oliveto Citra” che fa risalire la presenza dell’uomo già prima dell’età del ferro.
Perdersi nel borgo, parlare con la gente del luogo, fermarsi ad ammirare il paesaggio immenso che si gode da qui significa riscoprire il vero ed autentico senso di vivere un antico borgo dell’Irpinia, forse non casualmente scelto come location nel 1963, di un film neorealista, La Donnaccia, diretto da Silvio Siano.
Il luogo è ideale per gli amanti del volo libero che ogni anno in estate si danno appuntamento per la festa dell’aria.
Il piccolo borgo medioevale si sviluppa intorno al castello longobardo di cui è visibile la cortina muraria, un susseguirsi di vicoli a spirale realizzati con pietra antica e palazzi storici (palazzo Mazzeo e Amato). Tra i luoghi di culto a ridosso del castello troviamo la chiesa di San Leone, dedicata al patrono del paese, del XVIII secolo con un bel portale in pietra; di fianco la ottocentesca Chiesa di Santissima Immacolata; nel punto più alto dell’abitato, tra stradine strette e tortuose, si erge la chiesa madre di San Martino, con la caratteristica cupola e la torre campanaria. Dal panorama della Rocca si può godere uno dei panorami più belli d’Irpinia. In estate, da non perdere l’evento Cairano7X, nato da una idea del cairanese Franco Dragone, uno dei più grandi show maker al mondo, creatore del Cirque du Soleil. La rassegna si articola in più giorni e varie sessioni: Orto Comunitario, “Borgo Fiorito”, “Recupera/Riabita”, “Festival dei Corti Teatrali”, “Accoglienza diffusa” tra le altre, capaci di avvicinare persone e paesaggi in quest’angolo d’Irpinia magico e surreale.
Il calendario: i riti, le feste, le tradizioni
20 luglio Festa di San Leone
Estate Cairano 7X
Prodotti Tipici
Olio – Salumi – Formaggi ovini e caprini
- Come arrivare a Cairano
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Altitudine: 813 metri s.l.m.
Superficie: 13,83 kmq
Popolazione: 327Coordinate
Latitudine 40°53’43.32″ N
Longitudine 15°22’0.65″ EIn auto
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Avellino Est, direzione Montella-Laceno-Lioni, imboccare la SS.7 Ofantina Bis, uscire a Conza della Campania, proseguire sulla SP.44 in direzione Cairano,
a 63 km dal casello
Autostrada Salerno-Reggio Calabria (A3), uscire al casello di Contursi, seguire la SS.691 Fondovalle Sele, imboccare la SS.7 Ofantina Bis in direzione Avellino, uscire a Conza della Campania, proseguire sulla SP. 44 in direzione Cairano, a 51 km dal casello
Raccordo Autostradale Salerno-Avellino (RA2/E841), prima dell’uscita di Atripalda, svoltare in direzione Bari-Benevento, immettersi sulla SS.7 Ofantina/Ofantina Bis in direzione Montella-Laceno-Lioni, uscire a Conza della Campania, proseguire sulla SP.44 in direzione Cairano, a 52 km dall’uscita del raccordo
Dista 67 km da Avellino
- Cosa visitare nei dintorni
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Lago di Conza
L’invaso di Conza, Sito d’Importanza Comunitaria (SIC), sul fiume Ofanto con le aree a valle della diga, rappresenta la più estesa area umida della Campania. Si trova una Oasi del WWF con un centro visita. Di notevole interesse il patrimonio avifaunistico.Parco archeologico dell’Antica Compsa
Il centro di origine osca o, secondo alcuni, greca, occupato da Annibale dopo Canne (216 a.C.) fu ripreso, dopo pochi anni, dai Romani, che ne fecero, in seguito, un municipio ascritto alla tribù Galeria. Nella città antica di Compsa sono visitabili i resti di un complesso termale del II sec. d.C. e l’area del foro. Di particolare importanza la Cattedrale.