La Concattedrale di Lacedonia: la chiesa di Maria Assunta

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Si deve a quattro confraternite locali, S. Antonio Abate, SS. Rosario, S. Marco e Purgatorio, il compimento a proprie spese, nel 1709, della Navata Centrale della nascente basilica ricostruita nei pressi delle cappelle delle omonime confraternite dopo che la posa della prima pietra nel 1689, aveva dato il via alla costruzione della Concattedrale di Lacedonia.

L’aspetto attuale della basilica risente dei numerosi restauri resi necessari dagli insulti dei terremoti al luogo di culto che offre al visitatore la possibilità di ammirare: il Trittico, attribuito ad Andrea Sabatini, l’Altare ligneo della Congiura dei Baroni, il Pulpito, l’Organo e il Coro nonché i quadri dell’Assunta, della Madonna del Rosario e dell’Immacolata, risalenti, gli ultimi due, al 1709.

Il legame di Lacedonia con la congiura dei Baroni è affidato oltre che al linguaggio d’arte dell’altare, anche alla pittura e alla memoria storica.

Il re Ferdinando D’Aragona, volendo ringraziare la Madonna per il pericolo corso in occasione della “Congiura dei Baroni”, avvenuta l’11 settembre 1486 nell’antica Cattedrale, o, secondo alcuni storici, nella Chiesa di S.Antonio Abate, ubicata dove ora sorge il Campanile (luogo più appartato), fece costruire e dipingere i Quadri.

Attualmente così composti: al centro la Madonna col Bambino che benedice con la destra, mentre nella sinistra stringe una rondine, olio su tavola; a destra e a sinistra S. Pietro e S. Giovanni Battista e S. Michele e S. Nicola, olio su tela.

La visita alla Concattedrale di Lacedonia è nel segno della devozione e della storia.

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Irpino, avellinese, ideatore di viaggioinirpinia.it. Il progetto connubio ideale tra le esperienze professionali maturate negli anni e la passione, è alimentato dalla profonda conoscenza della propria terra!! E' direttore tecnico di agenzia viaggio ed accompagnatore turistico.

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