Il borgo di pietra e l’Oasi WWF Lago di Conza

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Sant’Andrea di Conza e la sua pietra custodiscono da millenni la tenacia della sua gente e la sapienza della sua bottega dell’arte arenaria. Una vista dall’alto del borgo, come a noi di viaggio in Irpinia è riuscito fare grazie all’ospitalità del comune, è suggestiva. Dall’alto dell’Episcopio, lo sguardo spazia oltre le tegole ed i caseggiati bianchi riuscendo da abbracciare in un colpo d’occhio il lago di Conza e l’intera vallata. Passeggiando per i suoi vicoli, il silenzio rispettoso del luogo sarà rotto da miagolii, dagli anziani del luogo che curiosi ed ospitali sapranno conquistare la simpatia del visitatore.

Sant'Andrea di Conza

Sant’Andrea di Conza

La visita al centro antico, si racchiude in quella che era la “cittadella religiosa” con l’Episcopio, il Seminario metropolitano ed il Convento, posti nella parte più alta del borgo. Sant’Andrea di Conza è stato sede arcivescovile. All’ingresso del paese sorge la fornace Clemente-Malanga, antica fabbrica di mattoni, testimonianza della tradizione lavorativa della comunità locale: la lavorazione della pietra da taglio.

Parco Archeologico di Compsa

Parco Archeologico di Compsa

Dopo aver goduto di questo borgo magari anche sedendo ad una delle sue buone tavole, l’antica Compsa con i suoi resti rappresentano l’ideale continuazione di viaggio. Sospeso su di una collina, il parco archeologico dell’antica Compsa, è un tuffo nella storia. Città osca, possedimento romano dopo la battaglia di Canne del 216 a.C. con Annibale, il sito conserva importanti testimonianze di epoca romana e preromana, tra cui l’area del foro con un complesso termale del II secolo d.C., edifici pubblici ed un anfiteatro di età imperiale. Di epoca più recente, invece, la settecentesca Cattedrale di S. Maria Assunta.

Il lago di Conza della Campania

Il lago di Conza della Campania

Dall’archeologia alla natura incontaminata del Lago di Conza. L’invaso di Conza regala uno spettacolo ineguagliabile: colori, luci e suoni che cambiano al seguir del sole. E’ la zona umida più vasta della Campania nata nel 1989 dallo sbarramento del fiume Ofanto punto di transito e sosta degli uccelli migratori in rotta verso l’Adriatico. La vegetazione è ricchissima, boschi di Roverella ed il bosco igrofilo con Salici, pioppi, ontani e tamerice. Ci fermiamo all’Oasi del Lago di Conza gestita dal WWF. Il lungo sentiero sulla sponda del lago ci conduce ai capanni di avvistamento, tiriamo fuori il nostro binocolo e concentrati diamo “la caccia” a qualche volo speciale. L’avifauna è ricchissima, sono circa 140 le specie segnalate, tra nidificanti e migratori, con la garzaia più numerosa ed importante della regione, con Aironi, Fologhe, Anatre, Svassi.

Salutiamo l’Oasi, lasciandoci alle spalle un weekend emozionante, ricco di suggestioni, immersi nella natura di questo bell’angolo d’Irpinia.

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Irpino, avellinese, ideatore di viaggioinirpinia.it. Il progetto connubio ideale tra le esperienze professionali maturate negli anni e la passione, è alimentato dalla profonda conoscenza della propria terra!! E' direttore tecnico di agenzia viaggio ed accompagnatore turistico.

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