Altavilla Irpina: il noce delle streghe, l’anguria e il museo della gente

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Il viaggio ad Altavilla Irpina ci fa scoprire un borgo dove le antiche tradizioni rivivono, tra riti e rievocazioni storiche. Ancora oggi si consuma nel luogo in cui sorgeva l’antico noce, il rito sabbatico del ritrovo delle janare che la modernità ha arricchito di danze, giochi, buona cucina ed elezione della più bella tra le streghe convenute.

La località del ritrovo è Ponte dei Santi, ove sorgeva l’albero sradicato per volere vescovile al fine di contrastare le pratiche orgiastiche legate al rito pagano, l’appuntamento è la notte del 24 giugno di ogni anno (la notte di San Giovanni), tradizionalmente dedicata al ritrovo delle streghe. Tale appuntamento ideale si accompagna alla pratica rituale proprio in quella notte, dell’infusione dei malli per preparare il nocillo, la bevanda che lega fortuna e tradizione a questo rito. Suggestivo è il palio dell’anguria che si celebra in agosto per rievocare il cerimoniale approntato per il passaggio nel 1400, di Costanza di Altavilla, diretta a Milano che scatenò la gara tra i cittadini per esaudire il desiderio di questa futura mamma, di assaggiare qualcosa di tipico, l’anguria, appunto. La storia di questa gente della media valle del Sabato, è ripercorribile dalla preistoria ai tempi attuali visitando il locale Museo della Gente senza Storia, un millennio raccontato e racchiuso in quattro aree: archeologica, del costume popolare ottocentesco, dell’età medievale e dei paramenti liturgici e completate da un interessante laboratorio di restauro.

Il resto del racconto e delle testimonianze è affidato al viaggio tra le sue strade, i suoi vicoli, i palazzi e le chiese che rendono particolare questo bel borgo ri-nominato Altavilla nel 1166, ed eretto sui tre colli Torone, Foresta e Ripe dominanti la valle del fiume Sabato. L’acqua rigogliosa in questo territorio, da una sorgente locale, è alimentata la Fontana “Pie’ di Castello” detta Fontana “Abbascio” che si incontra percorrendo la strada che porta al piede di S. Bernardino. È nella valle del Sabato che è possibile visitare le antiche miniere di zolfo, raro esempio di archeologia industriale.Passeggiando nel centro abitato, si tocca in mano la commistione di stili e periodi che hanno caratterizzato la storia di Altavilla. Uno degli esempi più belli del rinascimento in Campania, è il palazzo Comitale.

In località Ortolano sono visibili i resti di una villa rustica abitata fino al IV sec d.C. con all’interno una antica fornace di laterizi. Sono queste le due anime del paese la fatica contadina, le sue masserie e le sue genti nobili d’animo, di spirito e di lignaggio che l’hanno abitata. Uno di questi è oggi un santo, Alberico Crescitelli, al quale è intitolato il museo parrocchiale allestito presso la casa natale del missionario. Il legame con il sacro è particolarmente vivo nella gente del luogo come testimoniato dalla ricchezza dei luoghi di culto e dai riti e dalle manifestazioni devozionali. Risale alla fine del ‘300 la chiesa della SS. Annunziata, in passato vi era annesso un ospedale utilizzato soprattutto per i pellegrini di passaggio. Suppellettili antiche, tele, stucchi settecenteschi valgono la visita odierna. È del XVIII secolo la collegiata di S. Maria Assunta, ma costruita su una antica chiesa del XII secolo. Durante tutto l’arco dell’anno si recano presso il santuario dove è venerato il Beato Alberico Crescitelli di Altavilla e dove sono custodite le reliquie di S. Pellegrino, martire del II secolo, numerosi pellegrini. Il culto del Santo, iniziato alla fine del ‘700, fu immediatamente molto sentito, in tutta la regione, tanto che fu necessario ampliare la struttura duecentesca della chiesa, ormai insufficiente alle esigenze di culto. La portata del fenomeno devozionale diviene tangibile nella pratica annuale, il giorno della festa del santo, del pellegrinaggio dei battenti. Di fine 600, infine, il monastero dei Verginiani.

Altavilla Irpina è Città della nocciola e Città del vino.

Il calendario: i riti, le feste, le tradizioni
Lunedì dell’Angelo “Madonna del Loreto”
15-17 maggio “Fiera provinciale di San Bernardino”
24 giugno “Notte delle streghe” (con l’elezione della regina del Sabba)
18 agosto “Palio dell’Anguria”
Agosto “Festa di San Pellegrino Martire” (patrono di Altavilla Irpina)
24-26 agosto “Battenti di San Pellegrino” (le reliquie del Santo vengono portate in processione per le vie del paese il 25 agosto. Nella notte vengono accesi spettacolari fuochi pirotecnici. Le squadre dei Battenti provengono da: Avella, Manocalzati, Picarelli, Benevento, Roccarainola, Arcella, Mugnano del Cardinale ed Altavilla)

Prodotti Tipici
Greco di Tufo (DOP/DOCG)
Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT): Ammugliatielli (involtini di interiora di agnello) – Pizza chiena – Pizza con ricotta – Nocciola mortarella – Mela bianca di Grottolella – Nocillo

Come arrivare ad Altavilla Irpina

Altitudine: 334 metri s.l.m.
Superficie: 14,4 kmq
Popolazione: 4145
www.comune.altavillairpina.av.it

Coordinate
Latitudine 41° 0’22.02″ N
Longitudine 14°46’39.53″ E

In auto
Autostrada Napoli-Canosa (A16), uscire al casello di Avellino Ovest direzione Mercogliano, immettersi sulla SP.ExSS.88, a 16 km dal casello; in alternativa uscire al casello di Avellino Est, continuare sulla SS.7 direzione Prata, svoltare sulla SP.113 e proseguire sulla SP.270, a 14 km dal casello
Dista 15 km da Avellino

Dove dormire ad Altavilla Irpina

Bed & Breakfast
Le Sorgenti
Contrada San Trifone, 14
Tel. (+39) 0825994280

Country House
Olimpia
Contrada Sassano, 8
Tel. (+39) 0825991583

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About Author

Irpino, avellinese, ideatore di viaggioinirpinia.it. Il progetto connubio ideale tra le esperienze professionali maturate negli anni e la passione, è alimentato dalla profonda conoscenza della propria terra!! E' direttore tecnico di agenzia viaggio ed accompagnatore turistico.

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